Quella del progettista è una disciplina che all'esaltazione della creatività deve deve affiancare l'esercizio continuo della criticità. La progettazione è infatti un processo a due sensi: allo sviluppo deve contrapporsi la loro impietosa messa in dubbio per verificarne la tenuta. Con questo metodo molte suggestioni decadono, e solo poche intuizioni mostrano il loro vero potenziale. L'aver sottoposto i propri porgetti a questa pratica faticosa e a volte dolorosa è il filo rosso che lega molte delle realizzazioni presentate in questa rivista. Si tratta di opere segnate da un'elegante essenzialità, ottenuta senza detrimento per la ricerca formale. Opere che mostrano appunto di essere state oggetto di quel processo intenso di verifica e limatura che si accompagna alla progettazione di qualità. Una qualità che si può riconoscere tanto nella progettazione che si eleva in una torre del quartiere EUR a Roma, quanto in un resort che si insinua fra le pieghe del paesaggio friulano. il panorama di realizzazioni esposto nelle pagine di Progetti costituisce così un itinerario attraverso la buona architettura: delinea una sorta di storyboard della cultura architettonica italiana contemporanea. La quale si è evoluta in sintonia con l'agenda dei padri del movimento moderno, ma non riconoscendo e anzi ricucendo lo scisma fra forma e funzione...dall'editoriale di Franco Panzini.